A ormai cinque anni di distanza da quando l’allora ministro dell’Interno Angelino Alfano espresse la raccomandazione che tutti gli operatori della polizia di Stato fossero dotati di caricatore di riserva per la pistola d’ordinanza, la questione per quanto incredibile possa sembrare, ancora non è compiuta. Un anno e mezzo fa, infatti, avevamo dato notizia che fosse stata concretizzata la distribuzione del secondo caricatore da parte degli uffici logistici provinciali della polizia di Stato, ma in realtà questo procedimento ha subìto un “inceppamento” per quanto riguarda alcuni degli operatori coinvolti, che sono ancora dotati della Beretta 92 Sb al posto della concettualmente più recente 92 Fs. La differenza sostanziale è determinata dal fatto che la 92 Sb ha la parte anteriore del fusto perfettamente dritta e utilizza caricatori con fondello in lamierino sottile, più corti al bordo anteriore; la 92 Fs ha la parte anteriore del fusto scampanata inferioremente e caricatori con fondello in alluminio o acciaio e polimero, non solo più spessi ma anche leggermente più lunghi nella porzione anteriore, proprio per combaciare con il bordo inferiore dell’impugnatura, maggiormente aggettante. Il problema quindi è che mettendo i caricatori per la Fs sulla Sb, si crea una sporgenza rispetto al bordo dell’impugnatura, che potrebbe risultare disagevole per l’operatore. In un primo momento, si era ritenuto che la Pubblica sicurezza avesse un numero sufficiente di caricatori di ricambio specifici Sb, per dotarne tutti gli operatori che avessero in assegnazione tale pistola; così però evidentemente non era, da qui l’esigenza di capire se i caricatori per la Fs potessero, o meno, essere assegnati agli operatori con le Sb. Dal tenore della risposta, abbastanza incredibilmente, è sorto anche il dubbio che i caricatori potessero, o meno, essere compatibili dal punto di vista dell’affidabilità di funzionamento nell’arma.
In un Paese normale, forse la cosa si sarebbe potuta risolvere in due giorni, con un giro di telefonate; in Italia, c’è voluto un anno e mezzo. Infatti è solo il 26 novembre scorso che la Direzione centrale per i servizi tecnico logistici e patrimoniali della polizia di Stato ha sciolto il dilemma con una nota, nella quale ha disposto “l’assegnazione dei caricatori per pistola Beretta mod. 92/FS anche ai possessori della pistola Beretta mod. 92/SB poiché essi sono stati riconosciuti dal Centro nazionale specializzazione e perfezionamento al tiro di Nettuno perfettamente compatibili, funzionalmente e operativamente”.
Conseguentemente, i servizi tecnico-logistici e patrimoniali competenti per territorio hanno ribadito la necessità assoluta che tutti gli operatori siano dotati di secondo caricatore.