Smash 2000L, l’ottica anti-droni dell’Us army

L’esercito statunitense ha adottato un’ottica “intelligente” da montare sull’M4A1, che consente di ingaggiare droni grazie al software gestito dall’Ai che controlla lo scatto dell’arma nel tiro antiaereo

Si chiama Smash 2000L il cannocchiale, realizzato dall’azienda israeliana Smart shooter, che l’esercito statunitense ha adottato per l’impiego anti-droni in combinazione con la carabina standard M4A1. Il nuovo cannocchiale è stato dispiegato per la prima volta nel corso di una esercitazione congiunta in Germania, un paio di mesi or sono. Il cannocchiale, grazie all’impiego di sensori, fotocamere e alla gestione tramite intelligenza artificiale, è in grado di “agganciare” il drone in volo e di determinare di conseguenza il momento ideale per il tiro, grazie a un controllo diretto dello scatto dell’arma. Il relativo contratto da parte dell’Us army per la fornitura di queste ottiche è stato siglato lo scorso maggio, per un controvalore di 13 milioni di dollari, nell’ambito del programma denominato Tic 2.0 (Transformation in contact). Il peso dello strumento è di 1.135 grammi e può essere installato sulle armi lunghe in dotazione all’esercito statunitense (quindi presumibilmente anche sulla carabina M7 in 6,8×51 mm). Secondo le notizie attualmente disponibili, l’ottica sarebbe già stata testata anche da altri partner della Nato e collaudato in zone operative. Con questa tecnologia, il singolo fante può essere in grado di ingaggiare con successo i droni con la propria arma individuale, senza la necessità di ricorrere ad armamenti specifici affidati a operatori specializzati.