Una recente ricerca comparsa sulla rivista Science Journal mette in evidenza che, in Groenlandia, gli orsi polari si sono adattati molto bene alla mancanza di ghiaccio. È noto che questi animali passano molto del loro tempo alla ricerca e alla caccia delle foche nelle distese ghiacciate. Fino adesso tutti gli studi hanno sempre previsto la fine, o il rapido declino, di questa specie proprio per l’impossibilità di alimentarsi con le loro classiche prede, a causa della trasformazione del loro ecosistema. Invece, il recente studio ha sottolineato che gli orsi continuano a cacciare anche nei luoghi fangosi lasciati sulla terraferma, dai ghiacci sciolti. Molti di essi si stanno proprio ritirando sulla terra ferma, attirati da altre prede come caribù e oche delle nevi. Gli orsi polari sono una specie molto resiliente e anche la loro vita, fatta di ghiaccio e foche, è frutto di un adattamento dopo appunto che quelle terre si sono man mano congelate. La specie quindi, è quanto appare dalla ricerca, potrebbe rifare il percorso inverso, e adattarsi a queste nuove (o antiche) prede che nessun studio fino adesso aveva mai considerato. Anzi l’aumento delle temperature faciliterebbe un anticipo della riproduzione dei caribù e delle oche. Per cui piccoli della prima specie e uova della seconda, sostituirebbero egregiamente la loro alimentazione, tenendoli al riparo dai rischi che molti hanno sempre evidenziato con veemenza. Primo tra tutti il Wwf che, con le sue campagne di adozione e salvamento, ha fatto dell’orso polare un simbolo dell’estinzione irreversibile.
Secondo la ricerca, un solo caribù permette a un orso di sopravvivere per circa 25 giorni e tale alimentazione sarebbe sufficiente all’accumulo del grasso necessario per passare l’inverno. A tal riguardo anche altre specie, che ancestralmente erano sopravvissute sempre nutrendosi di specifiche specie, hanno dimostrato nel tempo di sapersi adattare benissimo a cambiamenti anche peggiori. Primo tra tutti il lupo nostrano. Che, quasi scomparso, ha cominciato a cambiare prede e a sfruttare l’antropizzazione umana, vedi discariche e sacchetti di spazzatura sparsi ovunque, ritornando a essere presente in grandi numeri.
Per cui la logica umana non tiene conto delle grandi risorse di adattabilità delle specie. Per cui diamo fiducia alla Natura, molto più ecologica e sapiente di noi. Oltretutto non inquinata dal nostro interessato e perenne catastrofismo.