Il Coni torna alla carica con gli accorpamenti. Apriamo il dibattito: davvero 4 federazioni fanno bene al tiro? Fidasc potrebbe confluire in Fitav e Fitds in Uits?
Torna d’attualità la questione accorpamenti tra federazioni e discipline sportive associate. Dopo che la commissione specifica, nominata dal Coni a luglio del 2014, aveva elaborato un primo documento, ora pare sia giunto il momento, a sei anni di distanza, di fare sul serio. Quel documento è stato rielaborato in una “Relazione finale” che fornisce la cornice d’insieme di quella che pare una razionalizzazione del mondo sportivo italiano mediante una serie di unificazioni tra federazioni sportive nazionali (Fsn) e discipline sportive associate (Dsa). Non solo, perché la fusione potrebbe riguardare anche federazioni e discipline associate tra loro. Razionalizzazione “necessaria” per i cospicui risparmi che si potrebbero ricavare dai cosiddetti accorpamenti tra federazioni e federazioni e tra federazioni e discipline associate. Il tema è pruriginoso, ma non banale, e ruota intorno al numero dei tesserati e delle società sportive, alla diffusione sul territorio, alle entrate derivanti dall’attività svolta e alle uscite, alla capacità di autofinanziamento. Vi potranno senz’altro essere resistenze legate alla volontà di mantenere (o non perdere) l’identità, ma dall’altro lato anche opportunità di sviluppo e maggiori servizi e risorse per lo sviluppo.
Per quanto riguarda il tiro, più volte l’argomento è emerso, con sempre maggiore consistenza. Potrebbe essere un bene, considerando che in molti Paesi europei vi è un’unica federazione per tutte le discipline. In Italia ce ne sono quattro: la Federazione italiana Tiro a volo (Fitav), che conta circa 20 mila associati e oltre 300 società, Unione italiana Tiro a segno (Uits) circa 300 Tsn e 70 mila associati, Federazione italiana discipline armi sportive da caccia (Fidasc), circa 280 società per circa 10 mila iscritti e la disciplina sportiva associata Federazione italiana tiro dinamico sportivo (Fitds) che conta circa 5 mila associati e 136 società.
Se non pare possibile ipotizzare l’unificazione tra Fitav e Uits a causa del regime di ente pubblico di quest’ultima (o, meglio, del Tiro a segno nazionale), ben diversa la situazione per Fitds e Fidasc. La federazione del Tiro dinamico sportivo ha manifestato una certa vicinanza a entrambe le federazioni “maggiori”, ma considerando che l’attrezzo tecnico è in particolare la pistola, terreno comune potrebbe essere trovato con l’Uits. Mentre Fidasc, che nel tempo ha allargato a dismisura il suo oggetto federale aprendosi alla cinofilia e ad altre pratiche, potrebbe trovare “casa” in seno alla Fitav. L’argomento resta tabù per le federazioni interessate. Ma occorre pensarci e aprire il dibattito: davvero 4 federazioni fanno bene al tiro? Per quanto riguarda la formazione, i tecnici, gli arbitri e tanti ruoli intermedi siamo di fronte a un’inutile sovrapposizione e così per le società sul territorio, alcune delle quali appaiono quantomeno sparute. Sarebbe meglio, invece, concentrarsi sulla promozione verso i giovani, sul mantenimento di alcuni riferimenti tradizionali che oggi appaiono a rischio (il tiro “a fuoco”, per esempio), sull’adeguamento degli impianti.
Fidasc potrebbe confluire in Fitav e Fitds in Uits, senza troppi patemi? A quanto si legge nella relazione, è previsto che la disciplina “incorporata” abbia autonomia organizzativa e, in determinate circostanze, rappresentanza politica. Nonché stessi diritti per società sportive affiliate, tecnici, atleti e tesserati. Ovviamente sono previste soluzioni di garanzia anche per quanto riguarda le risorse, l’attività internazionale e le prospettive evolutive. Ma è di tutta evidenza che la fusione tra due organismi possa produrre i migliori effetti solo nel caso di accordo tra i due. Gli accorpamenti, qualora il Coni intenda procedere come sembra scontato, saranno graduali, iniziando da organismi che non hanno capacità di autofinanziamento e prevedendo modifiche statutarie delle federazioni accorpanti. Prossimamente sentiremo gli attori del comparto che vorranno fornire contributi…