Il Governo non impugnerà la modifica, da parte della provincia autonoma di Trento, alla legge provinciale sui grandi carnivori (orso e lupo), nella quale sarà inserita la possibilità di abbattere fino a 8 esemplari di grandi carnivori all’anno, in casi urgenti, senza richiedere il parere Ispra. Anche nella stesura precedente della legge, risalente al 2018, non era vincolante il parere Ispra. Le modifiche concordate saranno apportate al testo con il prossimo Consiglio provinciale, dopo le elezioni. Nel frattempo, tra la Provincia e il Ministero dell’Ambiente è in corso un colloquio per riscrivere le norme sui grandi carnivori. Il Presidente provinciale Maurizio Fugatti ha chiarito che il nuovo testo non arriverà anch’esso prima delle prossime elezioni e che ci sarà una quota annuale di abbattimenti, già quantificati nel numero di 8 grandi carnivori all’anno. Il suddetto provvedimento sarà protratto per tre anni consecutivi, per un totale quindi di 24 tra lupi e orsi. Il numero è stato indicato dall’Ispra in uno specifico rapporto, nel quale è stato fissato in 8 il numero di abbattimenti annui che potrà essere eseguito senza compromettere lo stato di salute complessivo delle specie. Il presidente Fugatti ha chiarito che non ritiene ancora sufficiente tale quota, ma che comunque lo considera un risultato consono visto anche la particolare trattazione del tema. E che il Governo stesso è al lavoro, con tempi non ancora stabiliti, per scrivere una legge nazionale in tal senso. Certo è una grande novità e ci aspettiamo diverse contestazioni da parte dei soliti oltranzisti, ma sembra che stavolta la concertazione tra Stato, Provincia e Ispra sia andata di comune accordo. Per cui, anche se il suddetto istituto non sarà tenuto ad esprimere pareri in tal senso, il suo precedente intervento e la partecipazione ai piani esposti danno di fatto la garanzia dello loro specializzata supervisione.