Dopo anni di sussurri, speculazioni e programmi militari, arriva un nuovo strumento tecnologico in grado di padroneggiare il vento sul campo di tiro e per i civili…
La Trijicon ha annunciato l’introduzione del Ventus, il primo maneggevole e avanzato dispositivo per “wind mapping” e telemetria. Grazie alla tecnologia “WindPro” della Trijicon, il Ventus è in grado di calcolare in modo tridimensionale velocità e direzione del vento a distanze multiple sino a 500 yard (457,2 metri) e telemetrare distanze sino a 5.000 yard (4.572 metri).
Il Ventus impiega un sistema doppler avanzato Lidar o Light detection and ranging: un sistema di telerilevamento che determina la distanza e la velocità di un oggetto o di una superficie, utilizzando un impulso laser. La sostanziale differenza fra Lidar e Radar, è che il primo usa lunghezze d’onda ultraviolette, nel visibile o nel vicino infrarosso mentre il secondo, onde elettromagnetiche. Il principale vantaggio di utilizzo laser, è che questo rende possibile localizzare e ricavare immagini e informazioni su oggetti molto piccoli o infinitamente piccoli, di dimensioni pari alla lunghezza d’onda usata: come pulviscolo atmosferico e particolato. Il Lidar infatti, è molto usato in meteorologia e fisica dell’atmosfera per lo studio delle nubi.
L’incredibile è che attraverso il movimento del pulviscolo in sospensione, è in grado di tracciare con precisione una mappa delle turbolenze presenti nella traiettoria verso il bersaglio, e con precise indicazioni circa le direzioni le direzioni del vento mentre prima, era possibile solo una lettura “locale” con gli anemometri elettronici portatili.
La versione “Ventus X” inoltre, è dotata di computer balistico e suite sensoristica interna per distanza (Lrf), temperatura, pressione e angoli di sito, soluzioni che migliorano sensibilmente le probabilità di centro al primo colpo. Non solo, il Ventus X può comunicare via Bluetooth (per iPhone e Android) con le app balistiche di Trijicon che espandono la lettura con geo-locazione, mappe dei venti, tavole balistiche.
L’azienda sottolinea non a caso, che questa tecnologia era disponibile precedentemente solo ai “professionals”, sottintendendo i militari.
I Trijicon Ventus possono operare anche in condizioni estreme, sono MilStd-810G ed impiegano batterie ricaricabili al Litio 18650. Dovrebbe apparire ufficialmente nell’imminente Shot Show.
Non si accenna però al suo prezzo di lancio come al suo peso e… se ci saranno problemi all’esportazione con l’Itar. La data della sua commercializzazione sarà non prima dell’estate 2020.