L’ex presidente Donald Trump non sembra essere particolarmente ostacolato, nella sua corsa per le elezioni presidenziali 2024, dalla recente incriminazione da parte del procuratore distrettuale di New York per ben 34 capi d’accusa. Venerdì scorso ha partecipato all’assemblea annuale dei vertici della Nra, a Indianapolis, ribadendo il proprio sostegno pro-armi e pro-secondo emendamento se diventerà il 47° presidente degli Stati Uniti.
Rispondendo ai periodici annunci di restrizioni sull’acquisto e sul possesso di armi dell’attuale presidente Joe Biden, come soluzione rispetto ai numerosi mass shooting ormai da anni endemici nel Paese, Trump ha esposto la propria ricetta per la prevenzione dei mass shooting medesimi. “Non è un problema con le armi”, ha dichiarato, “questo è un problema di salute mentale, è un problema sociale, è un problema culturale e un problema spirituale”. In particolare per quanto riguarda i mass shooting nelle scuole, Trump ha proposto un credito d’imposta per coprire il costo dei corsi di formazione per l’uso e il porto occulto di armi da parte degli insegnanti: “Se anche solo il 15 per cento degli insegnanti sarà volontariamente armato e addestrato per fermare gli autori dei mass shooting, otterremo una deterrenza efficace e il problema cesserebbe di esistere”.