Continua, dopo la drammatica strage verificatasi nella cittadina texana di Uvalde, la diatriba su quali misure sia opportuno adottare per far sì che in un caso analogo che dovesse verificarsi (cioè l’irruzione di un folle armato in un complesso scolastico), gli stessi operatori scolastici possano difendersi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine (che, come è noto, nel caso di Uvalde hanno palesato una evidente e drammatica inefficienza d’azione). Così, i funzionari scolastici e lo sceriffo della contea di Madison, nel North Carolina, hanno deciso, come si dice, di combattere il fuoco con il fuoco, prevedendo la distribuzione di carabine Ar15 in ciascuna delle sei scuole della contea, che potranno essere utilizzate dal personale scolastico proprio per contrastare un eventuale active shooter. Le armi saranno conservate in appositi armadi blindati. Ovviamente l’iniziativa non ha trovato unanime consenso e c’è chi ha paventato che, invece di aumentare la sicurezza nell’eventualità di attentati, la presenza di tali armi nei complessi scolastici possa aumentare il rischio di incidenti a fuoco, proprio con tali armi.