Usa: nasce una nuova associazione pro armi

Si chiama Secure our freedom alliance, è un’organizzazione no profit che si rivolge in particolare ai “nuovi” possessori di armi figli della corsa selvaggia all’acquisto degli anni del Covid: ufficialmente non intende competere con la Nra, ma…

Una nuova associazione per la tutela dei diritti dei possessori di armi si affaccia sul panorama statunitense, a poche settimane dalle elezioni presidenziali che vedranno contrapporsi l’attuale vicepresidente Kamala Harris e il miliardario ed ex presidente Donald Trump. Si chiama Secure our freedom alliance, è una organizzazione no profit che ufficialmente non intende porsi in competizione con la National rifle association, bensì “intende rispondere a quella che ritiene un’urgente necessità di rivolgersi ai possessori di armi in questo ciclo elettorale”. In particolare il “target” dell’associazione sarebbero i circa 22 milioni di nuovi possessori di armi, intendendo con questo termine coloro i quali hanno acquistato per la prima volta un’arma da fuoco nel triennio del “boom” di acquisti verificatosi in concomitanza con la pandemia Covid.

L’obiettivo è convincere i nuovi possessori di armi, in particolare donne e minoranze, che i loro diritti sono sotto attacco da parte dell’amministrazione Biden e dei politici progressisti.

“Il nostro scopo è quello di conquistare i cuori e le menti del pubblico americano per proteggere il diritto all’autodifesa”, ha affermato Chris Cox, consigliere senior del nuovo gruppo ed ex direttore politico e capo lobbista della Nra, “Ogni famiglia americana ha il diritto di proteggere se stessa e la propria casa dai criminali violenti e di scegliere il metodo di autodifesa che ritiene migliore”, ha affermato.

Per il momento, l’associazione sta acquistando spazi pubblicitari negli Stati del Michigan, della Pennsylvania e del Wisconsin, con budget a sei cifre e, al di là delle enunciazioni di principio, appare evidente che potrà evidenziarsi quantomeno una “concorrenza” sotto il profilo della raccolta dei fondi per le campagne, rispetto alla Nra che, come è noto, in seguito ai suoi problemi finanziari ha dovuto ridurre i budget negli ultimi anni.