Con un’indagine durata un anno, il Washington Post ha individuato i canali attraverso cui le armi vendute legalmente negli Stati Uniti attraversano il confine, entrano in Messico e finiscono in mano ai signori della droga. Un passaggio continuo che lo stesso presidente Felipe Calderon ha chiesto a Washington di bloccare, spiegando che negli ultimi quattro anni sono state sequestrate ai narcos 60 mila armi di ogni tipo, provenienti nella stragrande maggioranza dagli Usa. Il Washington Post ha avuto i nomi delle 12 armerie collegate al maggior numero di armi finite in mano ai narcos, tutte in stati di confine (e otto in Texas). Nell’indagine si specifica, però, che i venditori hanno fatto solo il loro mestiere e nel loro comportamento non vi sarebbe nulla di illegale. Bisogna anche dire che, in alcune occasioni, le armi sequestrate in Messico sono risultate di proprietà di agenzie governative americane e non ottenute attraverso i canali commerciali.
Con un’indagine durata un anno, il Washington Post ha individuato i canali attraverso cui le armi vendute legalmente negli Stati Uniti attraversano il confine, entrano in Messico e finiscono in mano ai signori della droga