Far riflettere la politica sul suo fallimento nelle questioni ambientali e suggerire nuove linee di azione, difendere la ricchezza culturale del mondo rurale e agricolo, tutelare il peso economico e industriale del settore venatorio, la sua cultura e il suo ruolo sociale, controbattere alle falsità del mondo animalista. Questi alcuni degli obbiettivi che si è dato il mondo della caccia per il futuro. Primo banco di prova le prossime votazioni
I presidenti della totalità delle Associazioni venatorie riconosciute (Anlc, AnuuMigratoristi, Arci Caccia, Enalcaccia, Eps, Fidc, Italcaccia) e il Cncn – Comitato nazionale Caccia e Natura, si sono riuniti il 4 gennaio a Roma per riaffermare con forza il ruolo del mondo venatorio in armonia con l’ambiente, il mondo rurale e quello agricolo in occasione delle prossime consultazioni elettorali fissate per il 4 marzo.
Lo hanno fatto consapevoli del fallimento sostanziale della politica sui temi ambientali e della necessità di dare un segnale forte ai partiti e a quanti si apprestano ad affrontare la tornata elettorale per richiamarli alla concretezza e alla serietà su questioni che non possono essere affrontate con l’attenzione rivolta ai facili consensi di un ambientalismo astratto, salottiero, urbano e di una ancor più vuota filosofia animalista.
Per agire in modo ancora più efficace hanno deciso di dare vita a una Cabina di regia che vede riunite tutte le Associazioni Venatorie nazionali riconosciute, che sono radicate su tutto il territorio agro silvo pastorale del nostro Paese, con l’apporto del Cncn e aperta al contributo di quelle forze e quei portatori di interesse che si riconoscono, vivono e operano nel mondo rurale e agricolo e nel rispetto dei suoi valori. Un mondo concreto, fatto di donne e uomini che gestiscono e tutelano l’ambiente; creano economia e posti di lavoro; mantengono vivo il territorio e il tessuto sociale delle campagne, in particolare delle aree marginali, che rendono ricco il paesaggio e conosciuto nel mondo il nostro Paese.
Una Cabina di regia unita sulle cose che contano e che da oggi in poi moltiplicherà gli sforzi, collegio per collegio, per rilanciare una immagine corretta, reale e non manipolata dell’attività venatoria, laddove i cacciatori sono parte utile alla campagna e a chi la vive: cittadini abitanti dei borghi, contadini, agricoltori, allevatori.
In vista delle prossime elezioni chiederemo alle forze politiche e alle coalizioni impegni precisi e non vuote promesse elettorali inficiabili dai partner fanatici animalisti già messi in campo nelle loro alleanze.
Perché il rilancio del Paese, che tutti i partiti promettono e tutti i cittadini giustamente attendono, passa anche dal benessere ambientale e da quella economia pulita che la caccia produce.