Il ministro dello Sport esulta di fronte alla misura storica. Il Coni è soddisfatto. E come la mettiamo con Obrist e la Uits?
"Non approvare i tre mandati sarebbe stato ingiusto. È stata fatta una cosa giusta e assolutamente importante per il mondo dello sport. Avrebbe tagliato le gambe a tutti quei presidenti federali che vogliono fare carriera a livello internazionale". Esordisce con queste parole un soddisfatto Giovanni Malagò, dopo il provvedimento diventato ufficiale: ogni presidente federale, o di ente di promozione sportiva avrà a disposizione ben tre mandati – anzichè i precedenti due – per esercitare il suo potere e programma.
A fargli eco ci pensa il ministro dello Sport, Luca Lotti: "Una misura storica che abbiamo fortemente voluto, che crea una vera rottura con il passato e che da un lato garantisce il giusto avvicendamento nei ruoli apicali degli organi sportivi, e dall'altro consente che gli incarichi abbiano una durata temporale sufficiente per realizzare un progetto sportivo compiuto".
Tutti contenti ed entusiasti quindi, ma la Uits come si comporterà di fronte a questo provvedimento? Il presidente Obrist potrà impugnare questa nuova norma per tornare a essere il numero uno del tiro a segno nazionale?
Attualmente, vista la concomitanza del periodo festivo, è chiaro che dal commissario Soro e dagli uffici competenti non trapelano informazioni ma la situazione sarà sicuramente da monitorare per capire quali sviluppi potrà avere. Va ricordato, a termini di legge, che l'Unione italiana Tiro a Segno è legata al Coni per la parte sportiva e all'ente pubblico sottoposto alla vigilanza della Difesa per la sezione istituzionale.
Foto: UITS