Tagliati gli pneumatici alle auto, disturbata la messa in onore di Sant’Uberto. Il presidente di Federcaccia Milano, Rodolfo Grassi, ai cacciatori: «Non reagite e chiamate le forze di polizia»
Con una lettera al prefetto di Milano, al questore e all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava, il presidente provinciale della Federazione italiana della caccia, che a Milano conta oltre sette mila iscritti dei circa 10 mila cacciatori (in Lombardia più di 40 mila), Rodolfo Grassi, lancia un grave allarme sicurezza.
«Nelle campagne e significativamente alla periferia di Pioltello (Mi) e nell’Abbiatense, sono avvenuti gravi episodi di intolleranza, con taglio delle gomme delle auto di cacciatori. A quanto accaduto si aggiunge l’intervento di alcune persone che domenica, in occasione della ricorrenza di Sant’Uberto, patrono dei cacciatori, sono entrate nell’abbazia di Morimondo e hanno disturbato, con grida e insulti ai cacciatori, la funzione religiosa».
L’episodio è stato denunciato ai carabinieri di Abbiategrasso (Mi), giunti tempestivamente sul posto e ai quali è stato consegnato un video per rintracciare i responsabili. Rodolfo Grassi ha anche indirizzato una lettera a tutti i cacciatori, invitandoli “a non reagire a insulti o ad atti vandalici, ma chiedere immediatamente l’interevento delle forze dell’ordine (112 o 113), il cui personale si è sempre dimostrato efficace e sollecito”. Il presidente della Federcaccia ha convocato d’urgenza il consiglio provinciale e ha deciso di vagliare con il consiglio stesso l’opportunità di sospendere ogni servizio notturno delle guardie volontarie stesse e indirizzare un’ennesima lettera al responsabile del servizio di vigilanza della Città metropolitana di Milano, affinché provveda a istituire la commissione per l’abilitazione di nuove guardie volontarie venatorie. È da tempo, infatti, che tale richiesta non viene presa in considerazione.