Il presidente dell’Uits, Ernfried Obrist, ha inviato ieri ai presidenti dei Tsn una nuova comunicazione, per aggiornarli sulla mancata ratifica dell’elezione del consiglio direttivo da parte del ministero della Difesa
Il presidente dell’Uits, Ernfried Obrist, ha inviato ieri ai presidenti dei Tsn una nuova comunicazione, per aggiornarli sulla mancata ratifica dell’elezione del consiglio direttivo da parte del ministero della Difesa, ma anche in risposta a una comunicazione anonima pervenuta sempre ai presidenti qualche giorno prima, nella quale si invitava il presidente a fare un passo indietro.
“Nelle elezioni del 22 ottobre del 2016”, si legge nel comunicato, “avete espresso un ampio consenso: 92% delle Sezioni Tsn presenti e 85% di preferenze al presidente federale, oltre alle preferenze espresse in favore dei consiglieri federali (6 confermati e 6 nuovi). È stata espressione forte e ineludibile segno della volontà democratica della base del Tiro a segno italiano. La mia dichiarazione di impegno in Assemblea rivolta a dare continuità, stabilità, esperienza e crescita al movimento del Tiro a segno italiano, mi spinge con la forza del mandato ricevuto a difendere in ogni sede la volontà democratica espressa dall’Ente in difesa del movimento del tiro a segno e del sistema Uits-Sezioni Tsn. Questo mio impegno e dedizione al mondo del Tiro a segno è stata riconosciuta ancora una volta anche a livello europeo con la mia riconferma alla carica di consigliere nel presidium della European shooting confederation (Esc) il 22 luglio 2017.
È per questo che vi chiedo di non tenere conto delle lettere e delle comunicazioni distorte da parte dei soliti (pochi) soggetti che vi giungono, e a voler considerare solo le comunicazioni ufficiali della Uits.
Comprendo che in questo momento siamo tutti noi in imbarazzo per la lentezza burocratica per l’adozione del provvedimento di ratifica delle elezioni democratiche svolte dalla Uits, ma confido che dinanzi a un procedimento elettorale che non ha prestato il fianco a nessuna critica o reclamo, si arriverà alla ratifica del risultato delle elezioni democratiche”.