Anche i Marine, qualche anno dopo l’Us army, passano alle mitragliatrici pesanti Browning M2A1: versione migliorata della venerabile M2 Hb calibro 12,7×99 (.50 Bmg) in servizio da più di 80 anni. Cosa è cambiato?
Anche i Marine, qualche anno dopo l’Us army, passano alle mitragliatrici pesanti Browning M2A1: versione migliorata della venerabile M2 Hb calibro 12,7×99 (.50 Bmg) in servizio da più di 80 anni.
La nuova versione offre innanzitutto il tanto atteso Qcb kit (Quick change barrel kit), disponibile in realtà sin dagli anni Novanta, ossia la possibilità di cambio rapido della canna, vero e proprio tallone di Achille delle M2. La M2 funziona a corto rinculo e la canna è avvitata a un lungo prolungamento interno: quando si doveva cambiare la canna perché, per esempio, surriscaldata, si doveva svitare e poi riavvitare la canna e una volta installata, bisognava impiegare un apposito attrezzo (spessimetro) per essere sicuri di avere il giusto headspace, operazione non solo lunga ma anche delicata. Non il massimo poi… in combattimento.
Oltre al sistema di cambio rapido della canna, riconoscibile per la presenza adesso di una apposita maniglia sulla canna medesima, vi è finalmente la sicura (dato che la M2 tra l’altro, spara a otturatore chiuso…) e uno spegnifiamma a quattro rebbi aperti che diminuisce la vistosa vampa, soprattutto di notte. Miglioramenti necessari negli odierni scenari e che si sono fatti attendere per decenni, nondimeno il peso della M2A1 non scende: 38 chilogrammi senza treppiede, mentre le Nsv e le Kord 12,7×108 (prima sovietiche e poi russe) pesano 25 chilogrammi. Negli Usa, si sono spesi più di 30 anni per ricerche e programmi volti a trovare una sostituta più efficiente e leggera della M2, senza risultati. Ricordiamo alcuni programmi: Gphmg – General purpose heavy machine gun (dove la Saco per prima, ideò un kit simile al Qcb oggi adottato…) degli anni ’80, poi i programmi Xm307/Xm312 e infine Xm806 cancellato nel 2012: a quanto pare anche la M2…è destinata a diventare centenaria come la Colt 1911! Sarà l’aria degli Stati Uniti…