La nuova direttiva ha riformulato le varie categorie europee di armi, con effetti involontariamente tragicomici per quanto riguarda le limitazioni già vigenti in Italia sui cosiddetti “black rifle”
Uno degli effetti involontariamente comici della direttiva europea approvata lo scorso 14 marzo è che ha scombussolato la precedente suddivisione europea delle armi da fuoco (elencata nell’allegato I della direttiva 91/477), creando qualche discrasia con le limitazioni già vigenti in Italia sui cosiddetti “black rifle” o, per dirla all’europea, sulle armi della categoria ex B7, ovvero le armi semiautomatiche “somiglianti” alle armi automatiche. Questo perché la nuova formulazione della direttiva prevede che adesso nella categoria B7 rientrino le “Armi da fuoco lunghe a ripetizione e semiautomatiche a canna liscia, la cui canna non supera i 60 cm”, mentre quelle che prima erano le B7 adesso sono diventate le B9, ovvero “armi da fuoco per uso civile semiautomatiche somiglianti alle armi da fuoco automatiche diverse da quelle di cui alla categoria A, punti 6, 7 o 8”.
Il punto quale è? Semplice: che il decreto antiterrorismo varato nel 2015 e convertito con legge n. 43/15, fa riferimento alle armi della categoria B7, eliminandole dal novero delle armi da caccia. Qualcuno, a questo punto, sommessamente e tra il serio e il faceto ci ha comunicato la speranza che, “involontariamente”, questo abbia fatto tornare i Black rifle armi da caccia. In realtà a nostro avviso la cosa (per quanto augurabile…) non è così semplice e così immediata, perché il testo del provvedimento antiterrorismo non fa riferimento alle B7 “e basta”, bensì fornisce una definizione precisa di quali armi non siano più da caccia: “l'attività venatoria non è consentita con l'uso del fucile rientrante tra le armi da fuoco semiautomatiche somiglianti ad un'arma da fuoco automatica, di cui alla categoria B, punto 7, dell'allegato I alla direttiva 91/477/CEE del Consiglio, del 18 giugno 1991, nonché con l'uso di armi e cartucce a percussione anulare di calibro non superiore a 6 millimetri Flobert".
Per contro (e stiamo sempre ragionando sul filo del paradosso, si badi bene…), sarebbe molto più facile affermare che siano le demilitarizzate a essere tornate armi da caccia, in quanto non “somigliano” a un’arma da fuoco automatica, bensì “derivano” da essa, e inoltre non sono anch’esse più in categoria B7, bensì A6.
Demenzialità burocratiche per farsi almeno una piccola risata tra amici, dai…