Il 21 dicembre è stata presentata al ministero dell’Interno e al ministero della Difesa una interpellanza parlamentare, firmata dalla deputata Marilena Fabbri e da altri 34 deputati del Pd (e da un deputato di Sel): si torna a parlare dei poligoni privati.
Nell’interpellanza, facendo in particolare riferimento al recente incidente occorso nel poligono privato di Perosa argentina (To) lo scorso 9 dicembre e al precedente di Portomaggiore nel gennaio 2016, si chiede al governo di conoscere quale sia lo stato dell’iter per l’approvazione dell’ormai famigerato regolamento sui poligoni e campi di tiro privati, per l’emanazione del quale nel maggio 2015 fu costituita una commissione di esperti. L’aspetto inedito è, tuttavia, che nell’interpellanza per la prima volta si fa esplicito riferimento alla possibilità di uniformare la normativa relativa alle agibilità tra Tiro a segno nazionale e poligoni privati “in particolare per quanto riguarda i controlli, tenuto conto che i poligoni di tiro, siano essi pubblici o privati, insistono in un contesto cittadino e sono frequentati da cittadini civili, anche minorenni”. Nel documento si fa anche accenno alla sentenza del Tar del Lazio sull’incompetenza da parte dell’Uits al rilascio delle certificazioni di agibilità (di primo livello), chiedendo (abbastanza stranamente) “cosa intenda fare il Governo alla luce della sentenza del Tar del Lazio circa la carenza di legittimazione della Unione italiana tiro a segno nel certificare l’agibilità dei poligoni”. Diciamo “stranamente” perché con il sollevamento esplicito dell’Uits dalla competenza sulle agibilità, tale funzione è attualmente svolta dal genio militare, come peraltro previsto dalla normativa.
È degno di attenzione (e preoccupazione) anche il riferimento al ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il quale "sta predisponendo uno schema di decreto legislativo attuativo della delega contenuta nell'articolo 19 della legge n. 161 del 2014". Come è noto, proprio la Fabbri fu la prima firmataria di un ddl presentato alla fine del 2014, che aveva destato numerose preoccupazioni sulla questione dei limiti acustici per i campi di tiro e i poligoni: il decreto attuativo potrebbe contenere norme vessatorie proprio su questo argomento.
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