A due soli giorni di distanza dalla circolare sul tesseramento, nella quale l'Uits intendeva richiedere certificati non previsti né legittimi a chi volesse iscriversi a un Tsn, ieri sera è stato inviato ai presidenti di sezione il Manifesto 2017, che (fortunatamente) contraddice i contenuti più critici della circolare.
Sulla questione delle certificazioni mediche richieste, adesso si richiede il "certificato medico di idoneità all'attività sportiva non agonistica (precedentemente identificato come "idoneità generica" per coloro i quali svolgono un'attività amatoriale senza particolare impegno fisico) rilasciato dal medico di fiducia/famiglia attestante che il soggetto non presenta controindicazioni in atto alla pratica di attività non agonistica di tiro a segno".
Sono però esentati dalla presentazione del documento in oggetto i possessori di porto d'armi per difesa personale, il personale appartenente ai corpi armati dello Stato in servizio effettivo che esibiscano attestato di servizio rilasciato dlal'amministrazione di appartenenza e, soprattutto, "i titolari di porto d'armi uso tiro a volo e uso caccia in corso di validità perché coperti da certificazione sanitaria (ex art. 35 Tulps) con validità di sei anni. Per gli anni successivi al primo di validità del titolo è consigliata la presentazione della certificazione sanitaria di cui al punto a)", cioè appunto il certificato medico di idoneità all'attività sportiva non agonistica.
Sembra quindi tramontata effettivamente la sciagurata ipotesi di obbligo di presentazione del certificato anamnestico per gli iscritti volontari, e anche la presentazione del certificato medico di idoneità all'attività non agonistica non è più obbligatoria per chi sia in possesso di un porto d'armi, bensì semplicemente facoltativa (a discrezione, evidentemente, del singolo presidente di Tsn) per gli anni di validità successivi al primo dei porti d'arma per Tiro a volo e caccia.