Per la prima volta, un quotidiano nazionale si occupa di armi in modo privo di pregiudizi, citando situazioni oggettive e smontando gli ormai triti luoghi comuni.
Questo quotidiano si chiama “La verità” (diretto da Maurizio Belpietro) e nell’edizione di domenica 4 dicembre un articolo su sei colonne di Alessandro Rico ha ribaltato la maggior parte dei luoghi comuni ormai “sedimentati” tra l’informazione generalista, in materia di armi: il titolo è quantomeno eloquente, “Chi possiede armi non è un violento, gli svizzeri ne hanno più dei texani”. Nel sommario si dà conto del fatto che “la correlazione tra l’acquisto di una pistola o di un fucile e gli episodi di delinquenza è una bufala, lo dimostrano le statistiche in Europa e negli Usa. Ma l’Ue vuole imporre leggi ancora più restrittive”.
Partendo dalla ormai famosissima (e citata praticamente sempre a sproposito) situazione americana, l’autore dell’articolo passa poi alla situazione italiana per arrivare, infine, all’ormai famigerato progetto “disarmista” di direttiva europea made in Juncker, concludendo che “La commissione europea pare non rendersi conto che un simile provvedimento danneggerebbe soltanto un florido business e gli interessi sportivi di molti cittadini, visto che nessun membro dell’Isis si rifornisce in armeria, possiede alcun titolo legittimo o deposita denuncia delle armi detenute in questura”. Che dire? Ottimo lavoro! Non a favore degli appassionati d'armi, ma a favore della verità dei fatti!