Assumono ormai i contorni di una farsa i continui “miglioramenti” alla piattaforma M4: adesso è la volta di un nuovo caricatore. A farne le spese però, come sempre, sono i militari americani.
L’Us army, tramite una informativa del Tacom Lcmc – Life cycle management command, l’ente che segue parte della logistica e approvvigionamenti delle forze armate, ha annunciato l’introduzione del caricatore da 30 colpi “Enhanced performance magazine” destinato agli M4. È sempre in alluminio ma adesso di colore tan e con “nuovo” elevatore di colore azzurro. E siamo al terzo “miglioramento” riguardo i caricatori a partire dal 2008: ricordiamo che in precedenza furono introdotti altri due elevatori del caricatore modificati e “migliorati”, rispettivamente di colore verde chiaro e poi tan.
Secondo indiscrezioni, tale intervento si sarebbe reso necessario dopo l’arrivo di un altro “miglioramento” per gli M4: la nuova munizione M855A1. Dunque, dagli M4 si è passati agli attuali M4A1 e prossimamente si passerà agli M4A1+ e adesso un nuovo caricatore: è comprensibile quindi che qualcuno nel governo degli Stati Uniti come anche negli alti gradi dell’esercito, si interroghi. Innanzitutto se l’ordinanza americana, concepita negli anni Cinquanta, sia ancora oggi valida, domanda lecita secondo l’elementare principio logico che un’arma ben concepita, non necessita di “miglioramenti” nell’arco della sua vita operativa e che si smetta di definire “miglioramenti”, quelli che sono in realtà interventi “correttivi” a fronte di effettivi e conclamati problemi.
Non solo: anche sotto il profilo economico i continui improvement, secondo molti, hanno trasformato l’M4 in un’arma, ormai, tutto meno che economica. Si sono poi sprecati alcuni milioni di dollari per incominciare il programma Ic-Individual carbine senza giungere a una decisione che forse, adesso, è doveroso prendere.
Tranquillizziamo i numerosi fan e sostenitori degli Ar15, arma notevolissima e precisa. In poligono. Qui si sta discutendo dell’M4 “militare”, che deriva dall’M16, e del suo “ruolino di servizio” alquanto controverso.