La ventottesima indagine annuale svolta dall’Associazione nazionale dei capi della polizia statunitensi rivela che ben i tre quarti dei responsabili degli uffici di polizia (il 76 per cento) sostengono che “i cittadini armati riducono l’attività criminale violenta”.
La domanda specifica era: “possono cittadini armati, rispettosi della legge e qualificati, aiutare le forze dell’ordine nella riduzione dell’attività criminale? La risposta è stata “Sì” per il 76 per cento degli intervistati, “no” per il 18,6 per cento e il restante 5,4 per cento non si è pronunciato.
La percentuale degli ufficiali di polizia favorevoli all’acquisto di armi per lo sport o l’autodifesa da parte di cittadini controllati è ancora superiore, ammontando all’87,9 per cento.
Sono, invece, l’86,4 per cento dei funzionari a essere favorevoli al riconoscimento federale dei permessi di porto occulto d’arma emessi da ciascuno Stato.
È anche da notare che circa un quinto degli uffici di polizia rivende proprio ai cittadini le armi che vengono confiscate.
Ciò che è più interessante è notare come negli Stati Uniti l’autorità preposta alla pubblica sicurezza non concepisca i cittadini legalmente armati come una minaccia, ma come una risorsa positiva alla pubblica sicurezza. Proprio come in Italia, eh?