Dopo il drammatico massacro nel locale gay di Orlando, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dichiarato che “il Paese deve riconoscere il fatto che questo tipo di violenza di massa non si verifica negli altri Paesi avanzati e non avviene in altri luoghi con tale frequenza”.
In realtà, le affermazioni del presidente Obama non corrispondono alla realtà: infatti, il Crime prevention research center ha pubblicato una indagine nella quale vengono comparati gli omicidi di massa (cioè nei quali sono state coinvolte oltre 4 vittime non legate ad atti di criminalità, come lotte tra bande o rapine) commessi in Europa e negli Stati Uniti tra il 2009 e il 2015 (cioè lungo l’intero arco del mandato presidenziale di Obama), scoprendo che gli Stati Uniti non sono affatto il Paese nel quale si verificano più omicidi di massa: la classifica è guidata infatti dalla Norvegia con un tasso di 1,888 omicidi per milione di abitanti (strage di Utoya), seguita dalla Serbia con 0,381 e dalla Francia con 0,347. Gli Stati Uniti figurano addirittura all’undicesimo posto, alle spalle di Repubblica ceca, Belgio, Finlandia e persino Svizzera.
È anche interessante notare che è proprio l’Italia a essere il fanalino di coda di questa classifica, con 0,009 omicidi per milione di abitanti, laddove il “disarmatissimo” Regno unito occupa la quindicesima posizione con 0,027 omicidi per milione di abitanti.
Anche per quanto riguarda la frequenza di omicidi di massa, sempre nel periodo compreso tra il 2009 e il 2015, gli Stati Uniti occupano solo il dodicesimo posto, mentre l’Italia è al quindicesimo, seguita di stretta misura dalla Gran Bretagna, dalla Russia e dalla Germania. Al primo posto invece ci sono Macedonia, Albania e Serbia.
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