Il consiglio dei ministri ha ratificato l'accordo ai vertici della Sicurezza: Alessandro Pansa, finora capo del dipartimento di Pubblica sicurezza del Viminale, è stato messo a capo del Dis, l'organismo di coordinamento dei due servizi segreti (Aisi, interno, Aise, esterno). Sostituirà l'ambasciatore Giampiero Massolo. Al posto di Pansa a capo della Polizia è stato nominato il prefetto di Roma Franco Gabrielli. Il governo, ha detto Renzi, individuerà "nelle prossime settimane" il nuovo prefetto della capitale.
Al servizio segreto civile, Aisi (ex Sisde), il generale Arturo Esposito, sostituito dal suo vice, ed ex capo dei Ros, Mario Parente. Alla guardia di finanza, al posto del generale Saverio Capolupo va il numero due della Guardia di finanza Giorgio Toschi. L'ammiraglio Valter Girardelli è il nuovo capo di Stato maggiore della marina militare e prende il posto dell'ammiraglio De Giorgi. Il generale dell'esercito Carmine Masiello è il nuovo consigliere militare di palazzo Chigi.
"Abbiamo scelto un metodo e fatto le nomine tutte insieme e inoltre abbiamo scelto di farle per solo due anni perché siamo persone serie e nel 2018 si voterà per eleggere un nuovo governo. Noi pensiamo di vincere ma poiché siamo seri abbiamo dato un termine di due anni alle nomine", ha spiegato il presidente del Consiglio al termine del cdm.
"Quando si parla di fare delle nomine sulla sicurezza vogliamo valorizzare figure istituzionali. Cambiavano i governi e si facevano delle nomine. Oggi la politica rivendica la possibilità di fare le nomine con trasparenza totale. Si tratta di nomine totalmente istituzionali. Non ci sono cordate e cordelline, c'è un meccanismo chiaro per cui ai Servizi ci va il capo della Polizia", ha detto Renzi. "Ho chiesto all'autorità delegata ai Servizi, il senatore Minniti, di comunicare prima alle opposizioni le nomine fatte. Non ho chiamato io singoli, perché non mi sembrava opportuno".
Franco Gabrielli teneva molto a salire sulla poltrona più alta del Dipartimento della Pubblica sicurezza, dopo quattro anni e mezzo passati alla guida del Dipartimento della Protezione civile e dopo un anno al vertice della Prefettura di Roma nella stagione di Mafia Capitale. Lo "sbirro", come lui stesso si definisce, è nato 56 anni fa a Viareggio, laureato in giurisprudenza, sposato e padre di tre figli, entra in polizia nel 1985. Dall'antiterrorismo a oggi, ha seguito alcuni degli eventi più delicati dell'ultimo trentennio: le indagini sulle Nuove Br, la gestione dell'emergenza terremoto all'Aquila, il recupero della Costa Concordia fino al Giubileo straordinario. Proprio in quest’ultima occasione, nel giorno dell’inaugurazione, ha vietato il trasporto di armi in provincia di Roma.