Qual è la pistola più potente? Ci capita spesso di sentirci rivolgere questa domanda e invariabilmente, si risponde: “ Dipende, se si intende quella di maggior produzione di serie, la Smith & wesson Model 500 in .500 S&W Magnum; a livello custom o semi custom però, esistono svariate realizzazioni in calibri “africani” e anche in .50 Bmg”.
Se invece intendiamo il sistema “impugnabile” a una mano più potente in assoluto, la risposta oggi è una altra ancora: si chiama La-16u/Peq o più semplicemente Hlm – Handheld laser marker ed è prodotta dalla Insight del gruppo L3.
Ha la forma e si impugna come una pistola, ha anche una sua fondina ma non spara proiettili: proietta un fascio laser codificato. Questo fascio serve a “marcare” il bersaglio per “proiettili” decisamente pesanti: come una bomba a guida laser Gbu-16 Paveway II del calibro di 360 millimetri per 454 chilogrammi di peso. La Hlm è ufficialmente un “marcatore” laser ossia, indica chiaramente il target da ingaggiare a un aereo o a un Predator ma è stata testata per verificarne le capacità, anche, di “illuminare” autonomamente il bersaglio e guidare direttamente le armi sganciate dall’alto, missili compresi.
La Hlm, dotata di immancabile micro red dot, è stata ampiamente provata presso la base aerea di Nellis con più di 200 sortite a fuoco durante i test: i precedenti sistemi non pesano poco (diversi chili) e sono trasportabili in uno zaino, la Hlm è in assoluto il sistema più piccolo e maneggevole mai realizzato e sarebbe certamente uno strumento formidabile in mano ai Jtac: i designatori tattici avanzati. Attualmente si stanno valutando i risultati delle prove ed entro l’anno, probabilmente, verrà presa una decisione.