Allo stand di Armi e Tiro 7.1 – 156, durante Hit Vicenza, domenica 14 febbraio, alle ore 13 e alle 15, due seminari a cura di Alpvet-Armi e Tiro Edisport editoriale-Hf channel. Relatori Roberto Viganò e Luca Pellicioli (Alpvet), Massimo Vallini e Paolo Sinha (Armi e Tiro).
Ore 13-Caccia e attività antropiche: chi disturba di più?
L’attività venatoria è spesso considerata da chi non conosce la caccia come estremamente impattante sulle popolazioni selvatiche. Scarse sono invece le valutazioni oggettive effettuate in relazione al disturbo che possono arrecare altre attività outdoor sulla fauna. L’eccessivo sfruttamento di alcune aree naturali per la creazione di impianti di risalita e attività ludico-ricreative oltre ad aver comportato gravi danni a livello ambientale è tra le cause di problematiche relative alla sopravvivenza di molte specie di fauna stanziale. Anche le attività che vengono definite a “basso impatto” possono essere fonte di disturbo per diverse specie animali, soprattutto nel periodo invernale, quello più critico per la sopravvivenze degli animali. Nell’ambito della breve conferenza, si analizzeranno in maniera oggettiva e con ricerche scientifiche, l’impatto delle attività antropiche verso la fauna selvatica.
Ore 15-Leadless: l’approccio sereno e scientifico
La gestione delle munizioni in piombo o metalliche differisce sul territorio nazionale a seconda della tipologia ambientale e dei regolamenti di gestione (per esempio aree umide, Zps, eccetera). Senza evitare necessarie considerazioni sulla nocività per l’uomo del piombo di palle e pallini, è interessante un’analisi serena dell’utilità ed efficacia del munizionamento leadless e, per quanto possibile, scientifica degli effetti di balistica terminale. Nel corso della breve conferenza si analizzeranno i risultati di alcuni studi anche in relazione al tema del benessere animale e al corretto abbattimento del capo, evidenziando in modo particolare gli errori più comuni effettuati nell’attività di caccia a causa della scarsa conoscenza dei materiali.
Lo studio associato AlpVet è caratterizzato da un alto profilo accademico e da una elevata esperienza professionale maturata nel settore della fauna selvatica, con particolare riferimento alla gestione di ungulati, carnivori e galliformi. AlpVet collabora con Istituzioni Universitarie, Amministrazioni pubbliche provinciali, regionali e nazionali, Istituti di ricerca, Enti Parco ed Enti territoriali in attività che spaziano dalla ricerca scientifica, su problematiche sanitarie e gestionali della fauna selvatica, alla formazione a diversi livelli (docenza in ambito universitario, corsi di qualificazione professionale, corsi per la componente venatoria). Fornisce inoltre consulenza, assistenza tecnica e supporto veterinario specialistico nelle operazioni di cattura di ungulati selvatici e di carnivori.
I componenti dello Studio associato partecipano inoltre alla stesura e alla gestione di progetti a carattere nazionale e internazionale.