Hillary Clinton ha deciso di abbracciare la causa del controllo delle armi. Barack Obama ha lanciato la campagna dopo il massacro nella chiesa di Charleston, costato la vita a 9 cittadini afroamericani, ma ha anche preso atto della sua impotenza dinanzi a un Congresso ostile su questo tema. L'aspirante candidata alla Casa Bianca dei democratici ha affrontato il tema in tutti i suoi ultimi comizi.
"So che è una questione controversa, ma non affrontarla è da irresponsabili. Dobbiamo sfidare la lobby. Farò sentire la mia voce contro l'uso incontrollato di pistole e fucili nel nostro Paese", ha dichiarato Hillary. Wayne LaPierre, presidente della National Rifle Association (Nra), ha replicato così all'ex segretario di stato, "i Clinton ci hanno già provato. E Hillary dovrebbe andare a rileggersi quanto ha scritto suo marito Bill". LaPierre, fa riferimento alla legge che nel 1995 varò Bill Clinton con cui vennero vietati, per un periodo, i fucili d'assalto, nonché il libro di memorie dove l'ex presidente afferma come, la sua legge, comportò la perdita delle elezioni per il candidato democratico Al Gore, nel 2000.
Mai, fino ad oggi, si era osservato un candidato confrontarsi in maniera seria e convinta con la questione "armi", in America, lo stesso Obama, non lo ha fatto fino in fondo.
La causa del controllo delle armi può tuttavia rivelarsi strategica per conquistare l'elettorato democratico di sinistra, quello che guarda con maggiore ostilità a Hillary Clinton. Per molti osservatori, inoltre, questa misura piace alle madri di famiglia e anche i latinoamericani e gli afroamericani, sono favorevoli a maggiori controlli sulla vendita delle armi.
Un recente sondaggio ha rivelato che l'89% degli americani sarebbe favorevole a controlli preventivi su chi acquista armi, tra questi, l'85% sarebbero attuali proprietari.
È un fatto che i background check dello scorso giugno hanno raggiunto la cifra record di 886.825 quando nel giugno del 2014, furono 805.571. Il secondo quarto del 2015 è il secondo più alto della storia del Sistema con 2.793.230 controlli preventive. Per questo Alan Gottlieb, presidente del Citizens committee for the right to keep and bear arms ha osservato che “Obama è un diavolo di venditore di armi”. "Il lato positivo", ha aggiunto, "è che questo ha portato più di 808 milioni dollari in aiuti federali per programmi di ripristino della fauna selvatica e molti nuovi nei ranghi dei tiratori e possessori di armi, tra cui più donne”.
"Sotto l'amministrazione Obama," ha concluso Gottlieb, "l'industria che sembra di aver prosperato tutto è stata l'industria delle armi da fuoco”.