Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, dà l’annuncio via Twitter: «Le pene per i furti in appartamento raddoppiano. Deciso in #Cdm. Ora la legge su #cittàsicure». Giovedì sera, intanto, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera sul raddoppio delle pene per i furti negli appartamenti. Anche su furto con strappo, rapin, reati che generano allarme sociale, il governo si appresta a intervenire nei prossimi giorni con un emendamento al testo che riforma il processo penale all’esame della commissione Giustizia della Camera.
L'avevamo scritto nell'editoriale del fascicolo di marzo: "il Censis (Centro studi investimenti sociali) comunica che in Italia i furti in casa sono più che raddoppiati in 10 anni, che viene svaligiata una casa ogni due minuti (689 al giorno), e le rapine in abitazione, con violenza o minaccia ai proprietari, hanno fatto registrare una crescita vertiginosa nel decennio (+195,4 per cento) e un incremento del 3,7 per cento solo nell’ultimo anno. A differenza dei furti in abitazione, commessi principalmente nel Nord-Ovest, le rapine sono commesse principalmente al Sud (1.380 nel 2013, pari al 38,1 per cento del totale). Cifre preoccupanti, almeno in controtendenza rispetto all’andamento dei furti di autoveicoli (-32,2 per cento) e degli omicidi (-29,7 per cento). Nel 2013 sono state denunciate a piede libero per furti in abitazione 15.263 persone (+139,6 per cento rispetto al 2004), di cui 1.366 minori (il 9 per cento del totale). E sono state arrestate 6.628 persone, di cui 486 minori (il 7,3 per cento del totale). I detenuti per furto in abitazione e furto con strappo sono 3.530 nel 2014, con una crescita del 131,9 per cento rispetto al 2007. Secondo l’istituto di ricerca socioeconomica i ladri scelgono sempre di più le abitazioni private perché sono certi di trovare nelle case un bottino da portare via, soprattutto in una stagione di crisi e di forte incertezza riguardo al futuro, in cui gli italiani hanno ridotto i consumi e hanno preferito tenere i propri risparmi in casa e anche perché oggi negozi, banche, uffici postali e strade commerciali sono maggiormente dotati di sistemi di sicurezza, come le telecamere, in grado di scoraggiare chi vuole commettere il reato o di individuarne il responsabile".
Secondo il vice ministro alla Giustizia, Enrico Costa, «i dati segnalano che reati come i furti in casa sono in forte progressione. Si tratta di reati che non incidono solo sul patrimonio, ma sull’intimità e la serenità delle persone e delle famiglie. È necessario un giro di vite». «L’analisi dei numeri», sottolinea ancora Costa, «indica che c’è una forte concentrazione delinquenziale su questo genere di delitti e in quest’ambito si registra persino un trend in controtendenza rispetto alla generale diminuzione dei reati. Le norme attualmente in vigore e che intendiamo modificare consentono un meccanismo di abbattimento delle pene per questo genere di reati, al punto tale che la pena stessa può diventare non effettiva. L’intervento del governo mira quindi a incidere con un giro di vite che renda le pene effettive».