È arrivata. La seconda e ultima carta olimpica per il Trap maschile italiano è salda nelle mani di Massimo Fabbrizi. Il carabiniere di Monteprandone (Ap) ha centrato l’obiettivo principale di questa stagione agonistica e si prenota per un viaggio in Brasile nel 2016. Dopo aver chiuso il primo giorno di gara con un perfetto 50/50, l’azzurro ha aperto la rincorsa verso la semifinale con un brutto 22/25 che ha rischiato di pregiudicare le ambizioni di gloria. Dimostrando un carattere di ferro, la sua gara è proseguita con altri due 25. Alla fine, con un totale di 122/125, si è trovato a spareggiare con altri due tiratori per meritarsi un posto in semifinale. Con +3 nello shoot-in, il tiratore medaglia d’argento ai Giochi di Londra 2012 è rientrato tra i migliori sei e si è giocato il tutto per tutto. Nei 15 piattelli di semifinale, Fabbrizi si è reso protagonista di un’altra prova di carattere: partito con due zero nei primi cinque piattelli, ha mantenuto il controllo e ha recuperato le posizione perse, approfittando degli errori degli avversari. Con 13/15 si è trovato nel medal match per l’oro con l’australiano Michael Diamond. A quel punto la carta per l’Olimpiade brasiliana era già sua, ma Massimo non si è accontentato e con un misurato 12 a 11 si è preso anche l’oro.
«Ho lavorato tanto per questo risultato, non potevo permettere che un momento di black out rovinasse tutto», ha spiegato il campione marchigiano al termine della gara. «Sono molto contento di come ho reagito e di come ho ripreso il controllo. Questa carta è davvero importantissima. Mi auguro di avere la possibilità di vestire i colori azzurri a Rio e provare a migliorare il risultato londinese di tre anni fa».
È andate male, invece, per le ragazze del Trap: le tre azzurre Jessica Rossi, Deborah Gelisio e Silvana Stanco sono rimaste fuori dai giochi nella gara di Fossa olimpica di Acapulco, nella quale erano in palio anche due carte olimpiche.