Il bilancio del 1° Gran prix internazionale di Skeet tutto al femminile è decisamente positivo. Otto Paesi, tra cui Italia, Inghilterra, Irlanda, Svezia, Finlandia, Germania, Spagna e Isole Faroer, e 19 tiratrici impegnate in gara hanno caratterizzato il fine settimana sulle pedane del Tav Umbriaverde-Todi.
A meritarsi il trofeo più importante di questo prima “gara in rosa” è stata Diana Bacosi. L’azzurra di Cetona (Si), tiratrice del Gruppo sportivo dell’esercito, è salita sul gradino più alto del podio della classifica riservata alle tiratrici nazionali battendo la collega azzurra Chiara Costa (Carabinieri) di Roma. Arrivata al termine delle qualificazioni con il miglior punteggio della gara (71/75), Diana è approdata al medal match per l’oro grazie al 12/16 siglato in semifinale, secondo score dopo il 14/16 della Costa. Nello scontro finale non c’è stata storia tra le due e con un perfetto 16/16 la Bacosi si è meritata il Trofeo. Argento, dunque, per la Costa, promotrice e ideatrice dell’evento. Terza sul podio la svedese Angelica Jansson, nazionale giallo-blu dal 1998.
Un duo finlandese ha, invece, dominato la classifica riservata alle tiratrici che non hanno mai vestito i panni delle rispettive nazionali. A meritarsi l’oro è stata Kati Lakso, che per meritarsi la vetta del podio, ha battuto la connazionale Nina Aaltonen nel medal match più importante con lo score di 11 a 9. Bronzo per Rannya Akerblom, portacolori delle Isole Faroer.
Nella classifica a squadre, composte per sorteggio e non in base alla nazionalità, l’oro è stato appannaggio del trio composto da Ylva Jansson (Swe), Kati Lakso (Fin) e Bernadette Muller (Swe) con il totale di 174/225. Al secondo e terzo posto, rispettivamente, quelli formati da Maria Olofsson (Swe), Nicol Alison (Gbr) e Nina Aaltonen (Fin), argento con 173, e Diana Bacosi (Ita), Brigitte Nienkerk (Ger) e di nuovo la Aaltonen, bronzo con 169.
“Una idea originale che ha avuto una buona riuscita”, ha commentato Luciano Rossi, Presidente Fitav, al termine delle premiazioni: “Iniziative come questa devono essere d’esempio per molti. Un evento di respiro internazionale organizzato da una realtà locale senza gravare sul bilancio federale, una vetrina per il Made in Italy e per il nostro territorio”.