Non siamo in grado di dire se la vicenda dell'esportazione in Russia di armi e munizioni sportive e per caccia di uso civile sia stata risolta per intervento della senatrice Cinzia Bonfrisco o per il rischio di incidente diplomatico con l'ambasciata della Federazione russa in Italia, molto probabilmente per entrambe e soprattutto per il rischio ventilato di sanzioni, ma almeno il ministero dell'Interno ha dichiarato per bocca del prefetto Luciana Lamorgese, capo gabinetto del ministro Angelino Alfano, che le 26 richieste di esportazione trasmesse dalla questure al ministero saranno al più presto sbloccate.
Si è trattato davvero di un tipico caso di insabbiamento che ricorda tanto certe catalogazioni ritardate durante certi periodi di attività della defunta (per fortuna) Commissione consultiva centrale per il controllo delle armi. Insomma, questa volta i funzionari del ministero dell'Interno che vogliono decidere per tutti anche per il governo italiano, hanno dovuto rendere conto. Ancora troppo poco, ma la strada è segnata. E speriamo di avere ancora politici che stanno a sentire i produttori di armi… Occorre ora analizzare anche la questione Ucraina?