Dopo le polemiche scaturite dalle prese di posizione antiarmi della lista civica Leoni di Reggio, la candidata al consiglio comunale di Reggio Emilia del Pd, Francesca Perlini, ha a sua volta deciso di dire la sua, stigmatizzando pregiudizi e generalizzazioni. “Non ho notizie relative alle affermazioni riportate”, ha dichiarato la Perlini, “né, tantomeno, all’accaduto. In ogni caso, in base alle esperienze che ho maturato in anni di contatti con gli iscritti del poligono della nostra città, cacciatori, collezionisti e commercianti del settore, ritengo che non si possa e non si debba generalizzare, arrecando potenziale offesa a migliaia di cittadini che lecitamente esercitano un’attività lavorativa o una propria passione. Posso confermare che il Tiro a segno è un’importante luogo di aggregazione, frequentato da appassionati, sportivi e operatori di sicurezza preposti anche alla nostra tutela che purtroppo, spesso, sono diventati oggetto di strumentali pregiudizi privi di fondamento. Inoltre, non dimentichiamoci che proprio grazie alla buona volontà e allo spirito civico che muovono i volontari e appassionati che gestiscono il poligono, la collettività può contare su un importante sito che contribuisce a mantenere viva la memoria per il tributo pagato dai sette fratelli Cervi, Don Pasquino Borghi e altri partigiani in tempo di guerra. Pertanto ritengo che sarebbe opportuno evitare il richiamo a forzate “equazioni” che inducono solo a creare barriere ideologiche tra gli appartenenti a una stessa comunità, per rispetto dei volontari delle associazioni del mondo del tiro che sono quotidianamente impegnati a favorire le attività sportive e di promozione e coesione sociale, nonché nei confronti dei tanti appassionati e operatori del settore”.