Tra pochi giorni, nella città di New York si svolgeranno le elezioni per nominare il successore del sindaco Bloomberg. Come è tradizione, il candidato democratico sembra essere decisamente avvantaggiato e, come è tradizione, anche in questo caso sembra che si tratterà di un anti-armi.
Il nome del “papabile” alla poltrona di sindaco della grande mela è Bill De Blasio, che già a livello cittadino ha ricoperto la carica di “public advocate”, una sorta di coordinatore dei vari servizi municipali. La sua “patente” di anti-armi, deriva invece dall’appoggio che ha ricevuto ufficialmente dal miliardario George Soros, ben noto per le sue posizioni disarmiste senza se e senza ma.
Per chi avesse ancora dubbi sul personaggio, risuonano come un deja vu le sue più recenti dichiarazioni: secondo De Blasio, l’approccio anti-armi di Bloomberg è stato “corretto, ma incompleto” e, quindi, occorreranno misure ancor più incisive. Tra le proposte avanzate da De Blasio, quella di pilotare i fondi pensione dei pubblici dipendenti della città in modo che gli investimenti non siano in alcun modo collegati alle aziende coinvolte nella produzione di armi. Ed è solo l’inizio…