Ennesima sparata del duo Michela Vittoria Brambilla-Umberto Veronesi, nell'ambito della quinta giornata nazionale di riflessione del movimento "La coscienza degli animali". Oltre ad affermazioni decisamente opinabili, come "la carne fa male e i carnivori vivono meno anni dei vegetariani", la rossa ambientalista ha ricordato di aver presentato due proposte di legge, la prima per garantire l'opzione della dieta vegetariana e vegana nelle mense e nei luoghi di ristoro pubblici e privati, la seconda perché "sia promossa l'educazione alimentare Veg a scuola". I rischi di una dieta esclusivamente vegana nell'età dello sviluppo (cioè quella scolastica) sono piuttosto noti, e sono stati recentemente riassunti dall'alimentarista Luca Speciani: "È più che dimostrato che un'assunzione di proteine inferiore al necessario induce riduzione della massa muscolare, proprio per carenza del mattoncino costitutivo del muscolo stesso. Il vegano poi, oltre a soffrire una carenza proteica di base, che genera un rallentamento metabolico consistente e un consumo delle masse muscolari per sopperire al turnover naturale, si trova in carenza anche di altri fattori di crescita, tra i quali, la vitamina B12. Una carenza di questa importante vitamina genera anemia megaloblastica (cioè con globuli rossi giganti). Il problema della B12 è che un individuo onnivoro dispone di circa due anni di scorte e, dunque, dopo il passaggio a un veganesimo rigido, vi è un lungo periodo nel quale non si subisce alcuna carenza specifica. I guai arrivano dopo due anni, quando cominciano a manifestarsi svariati problemi e il vegano stretto presenta alcuni segni visibili di deperimento muscolare ed ematico: pallore diffuso, muscolatura atonica, astenia generale, tendenza all'ingrassamento per l'eccesso di carboidrati".
Intanto, un primo esperimento di dieta "vegana" nei refettori delle scuole primarie ha avuto ben poco successo (clicca qui)…