Capita talvolta che sull’innesco delle cartucce per pistola o per carabina si riscontri un minuscolo segno, come fosse una percussione. Da cosa è determinato? E può essere rischioso?
È una domanda che periodicamente ricorre tra gli appassionati, sia sui social sia nelle e-mail che riceviamo in redazione. A volte capita di riscontrare, al centro dell’innesco di un calibro a percussione centrale per pistola o per carabina, un minuscolo segno, come se fosse una percussione leggerissima. Giustamente i proprietari delle cartucce “incriminate” si chiedono, e ci chiedono, a cosa sia dovuto questo “segno” e se sia un qualcosa di pericoloso.
Il “segnetto” al centro dell’innesco viene lasciato per due motivi differenti, che non hanno attinenza l’uno con l’altro. Nel primo dei due casi, può capitare che il segno sia lasciato a causa di una microscopica asperità presente al centro del pistone innescatore della pressa da ricarica, asperità che è stata lasciata in fabbrica durante l’operazione di tornitura del componente. Quando si inserisce l’innesco nel bossolo durante la ricarica casalinga, l’innescatore esercita una pressione sulla coppetta dell’innesco e quella minima asperità presente al centro del pistone si “stampa” sulla coppetta dell’innesco. Il segno è, generalmente, appena visibile. Normalmente questo aspetto si riscontra sulle munizioni ricaricate e non sulle cartucce commerciali.
Il secondo motivo che può portare alla formazione del “puntino” sull’innesco è quando si camera una cartuccia in un’arma che ha un percussore sprovvisto di molla di contrasto, come la stragrande maggioranza delle carabine su piattaforma Ar15, specialmente se non sono dotate di pistone di presa gas ma funzionano con lo sfruttamento diretto dei gas sistema Stoner. Quando si manda in chiusura l’otturatore, il percussore tende per inerzia a mantenere il proprio stato di moto, quando l’otturatore completa la chiusura, di conseguenza tende a “sbattere” leggerissimamente sull’innesco della cartuccia, lasciando quel segno.
In un caso come nell’altro, si tratta di segni troppo leggeri per determinare una accensione spontanea dell’innesco, anche utilizzando gli inneschi più morbidi tra quelli disponibili sul mercato. In particolare per coloro i quali posseggono una carabina Ar15 e camerano ed espellono spesso le stesse cartucce, alcuni esperti statunitensi consigliano come ulteriore misura di sicurezza, ogni volta che si rimette una cartuccia già camerata nel caricatore per camerarla nuovamente, di verificare che risulti leggermente ruotata rispetto alla volta precedente. Il percussore non è mai esattissimamente centrato rispetto al fondello e, di conseguenza, con il nuovo urto di cameratura invece di rendere più profonda la prima “fossetta” ne imprimerà una seconda accanto alla prima della medesima profondità.