La tutela, conservazione e la corretta gestione del patrimonio faunistico saranno al centro del decimo congresso nazionale dell’Arci caccia, in programma da venerdì 8 a sabato 9 marzo all’Hotel Villa di Chianciano Terme (Si).
All’evento prenderanno parte, oltre ai delegati dell’associazione provenienti da tutta Italia, numerosi esponenti del mondo associativo, istituzionale e politico nazionale. “Sarà l’occasione”, si legge nel comunicato, “per sostenere la necessità che i beni comuni, come appunto la fauna, vengano sottratti alle logiche del mercato e del profitto e utilizzati come risorsa imprescindibile legata alla tutela del paesaggio, alla riscoperta della cultura rurale, alla valorizzazione delle molteplici vocazioni agricole territoriali e alla promozione della caccia responsabile. È questo l’obiettivo dell’appello “Fauna Bene Comune” proposto da Arci Caccia e Legambiente, con l’adesione di Federparchi, Cia e Coldiretti, e i cui contenuti verranno sottoposti all’attenzione del nuovo governo e del nuovo parlamento. L’appello al congresso verrà trasformato in Comitato aperto a tutti quei soggetti e quelle associazioni interessate alla tutela dei beni comuni”.
Il Congresso, subito dopo la relazione, sarà aperto da una tavola rotonda, solo al femminile, su “8 marzo… Arci caccia… tana del maschilismo” al quale prenderanno parte Fulvia Bandoli, Susanna Cenni, Anna Maria Betti, Fernanda Cecchini, Rosella Muroni, Alice Raspanti e Lucia Venturi.