In attesa di conoscere il destino definitivo dei provvedimenti restrittivi in materia di armi proposti dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, alcuni Stati americani hanno approntato propri progetti proibizionisti. Tra questi lo stato di New York, che ha praticamente messo al bando le armi di derivazione Ar15 e altri modelli, introducendo restrizioni anche sulla capacità dei caricatori. Olympic arms ha deciso di rispondere a questa situazione, con un comunicato ufficiale nel quale stigmatizza la decisione presa dalle autorità dello Stato, ipotizzando che il provvedimento preso dalle autorità dello Stato di New York “ecceda i poteri dell’autorità dello Stato e sia in contrasto con la costituzione degli Stati Uniti ignorando la recente sentenza della Corte suprema nel caso Heller”. Per questo motivo, Olympic arms ha preso la drastica decisione di “non avere più alcun tipio di rapporto commerciale con lo Stato di New York o qualsiasi altra entità governativa riconducibile allo Stato di New York, finché il provvedimento non sarà ritirato. Se i responsabili dello Stato di New York pensano di poter limitare i diritti dei cittadini onesti in materia di armi, riteniamo infatti che le autorità dello Stato di New York debbano sottostare alle stesse limitazioni”. Olympic arms ha inoltre invitato tutti i produttori di armi, distributori e venditori a unirsi in questa campagna di boicottaggio dello Stato di New York.
In attesa di conoscere il destino definitivo dei provvedimenti restrittivi in materia di armi proposti dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, alcuni Stati americani hanno approntato propri progetti proibizionisti. Tra questi lo stato di New York, che ha praticamente messo al bando le armi di derivazione Ar15 e altri modelli