Stando alle statistiche sui reati degli ultimi quattro anni denunciati a Milano e provincia, rese note dalla polizia, il numero complessivo di illeciti commessi nell’area del capoluogo lombardo sarebbero in flessione del 7 per cento. In compenso, purtroppo, sarebbero in aumento i cosiddetti reati predatori, cioè i furti in abitazione (21.591 nel 2012, contro i poco più di 14.500 del 2008), le rapine in appartamento (+40 per cento), per strada e nelle attività commerciali (+23 per cento). Drammaticamente in aumento le denunce legate ai reati di usura (+83 per cento). A fare la differenza, secondo la questura, sarebbe la minor presenza di presidi antifurto e antirapina nelle abitazioni e nelle attività commerciali rispetto ai luoghi “tradizionali”, come le banche, che infatti sono state “visitate” nel 2012 solo 117 volte, contro le 159 del 2011 e addirittura le 407 del 2008. E questo nonostante, prevedibilmente, il bottino di un colpo eseguito in abitazione o in negozio sia mediamente molto più magro rispetto a un istituto di credito, nonostante la sempre più ridotta circolazione di denaro contante a favore della “moneta elettronica”. In calo anche i reati legati all’associazione mafiosa (-28 per cento), sostanzialmente stabili le violenze sessuali e gli interventi per casi di stalking. Gli omicidi, tra città e provincia sono stati 36 (29 nel 2011), di cui 23 risolti con l’identificazione del colpevole.
Stando alle statistiche sui reati degli ultimi quattro anni denunciati a Milano e provincia, rese note dalla polizia, il numero complessivo di illeciti commessi nell’area del capoluogo lombardo sarebbero in flessione del 7 per cento. In compenso, purtroppo, sarebbero in aumento i cosiddetti reati predatori