Come è noto, l’offensiva ambientalista nei confronti della caccia si è rivolta negli ultimi tempi sull’utilizzo delle munizioni in piombo per la caccia agli ungulati, sfruttando in modo pretestuoso un suggerimento dell’Ispra “scambiato” per un obbligo. Per contrastare questa situazione paradossale e in malafede, Cncn, le associazioni venatorie riunite nel coordinamento Face Italia e l’Assoarmieri si sono rivolti alle istituzioni nazionali e soprattutto regionali, fornendo una serie di documenti tecnici atti a fugare ogni dubbio sull’utilizzo delle munizioni contenenti piombo nella caccia agli ungulati. Di particolare importanza è sul punto la decisione del Consiglio di Stato in merito al ricorso presentato in Provincia di Forlì-Cesena dagli ambientalisti proprio su questo punto.
“Cncn, Face Italia e Assoarmieri”, si legge nel comunicato, “confidano che quanto sottoposto all’attenzione degli assessorati e degli uffici tecnici regionali susciti una più attenta riflessione sull’opportunità di adeguarsi senza gli opportuni approfondimenti a quello che per il momento rimane un suggerimento non supportato da alcun divieto legislativo, e aiuti a scongiurare, in assenza di specifici divieti, ogni ulteriore provvedimento lesivo nei confronti dell’utilizzo del munizionamento a base di piombo”.
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