A distanza di più di due anni, anche le ultime speranze per i fondi europei sull'impiantistica sportiva destinati alla ricostruzione del poligono Tsn di L'Aquila sono stati dirottati, chissà su quali lidi.
«Uno dei pochi progetti presentati, cioè il nostro», spiega Andrea Scordella, consigliere del Tsn, «è stato scelleratamente bocciato, non si capisce bene per quale motivo, proprio perché anche se quei fondi erano destinati allo sport del "cratere" (la zona interessata dall'evento sismico del 6 aprile 2009, ndr) non vi è stato l'interesse di assegnarli. O meglio di assegnarli ai comuni mortali. Avevamo tutte le carte in regola così ci era stato detto in partenza. E poi il progetto è perfetto! E allora cosa è successo per strada? Si è modificato mentre viaggiava per Pescara? Eh sì, perchè lì era la sede dell'ufficio regionale deputato al bando. Ma come, noi siamo esclusi, i progetti erano pochi, e questi soldi dove andranno in giacenza? Non ho parole, solo amarezza… Se si continua di questo passo non so quando la città, ed in questo caso tutto lo sport aquilano e parlo di tutto non solo di quello che si sente più forte o più protetto, si riprenderà mai!».
A distanza di più di due anni dal sisma, anche le ultime speranze per i fondi europei sull’impiantistica sportiva destinati alla ricostruzione del poligono Tsn di L’Aquila sono stati dirottati, chi sa su quali lidi. Ne parla Andrea Scordella