Italiani sempre più sportivi (e meno calciofili)

Lo sport italiano dà i numeri: da uno studio realizzato in collaborazione tra il Coni e l’Istat, sono emersi dati interessanti sulla figura dello “sportivo-tipo” nell’ambito della popolazione nazionale. Per la prima volta negli ultimi 10 anni, il numero dei cittadini che non pratica alcuna attività fisica è sceso al di sotto del 39 per cento, con un decremento del 2,3 per cento rispetto all’anno precedente

 

Lo sport italiano dà i numeri: da uno studio realizzato in collaborazione tra il Coni e l’Istat, sono emersi dati interessanti sulla figura dello “sportivo-tipo” nell’ambito della popolazione nazionale. Per la prima volta negli ultimi 10 anni, il numero dei cittadini che non pratica alcuna attività fisica è sceso al di sotto del 39 per cento, con un decremento del 2,3 per cento rispetto all’anno precedente. In altre parole, nel 2010 ci sono stati oltre 1.200.000 sedentari in meno rispetto al 2009. Continua a crescere il numero dei praticanti assidui di qualche sport (22,8 per cento) e di chi svolge in generale attività fisica (28,2 per cento), stabile il dato di chi pratica attività fisica saltuaria (10,2 per cento). Un altro dato molto positivo è la crescita della pratica sportiva in età scolare (6-10 anni), al di là della tradizionale educazione fisica. Il calcio è sempre l’attività più praticata, ma il numero di tesserati è in calo (dal 28,8 al 26,9 per cento), mentre sono in crescita i praticanti di altri sport, a partire dalla pallavolo (dal 5,6 al 7,8 per cento) per arrivare a tennis (dal 4,8 al 5,8 per cento) e all’atletica (dal 3,4 al 3,9 per cento).