La notizia proviene dal Tgcom ed è di quelle che farebbero sbellicare dalle risate, se non fosse per il poveraccio che è finito sotto accusa: la guardia di finanza, infatti, avrebbe sequestrato in un negozio di Siena alcuni giocattoli provenienti dalla Cina, realizzati incollando tra loro bossoli e ogive dell'Ak 47. Immediato l'intervento delle fiamme gialle, infallibile l'intervento del perito incaricato dalla procura della Repubblica: "ogni componente di quei singolari pezzi di modellismo era perfettamente riutilizzabile con un'operazione di "ricarica" effettuabile da chiunque avesse dimestichezza con le armi, compresi cacciatori e hobbisti del tiro sportivo". Forse il perito ignorava che, almeno per ora, finché qualcuno non li ricarica, i bossoli e i proiettili sono di libera vendita, anche per "cacciatori e hobbisti del tiro sportivo". Quindi, il sequestro è stato effettuato per "pericolo di futura ricarica"? Povera Italia…
La notizia proviene dal Tgcom ed è di quelle che farebbero sbellicare dalle risate, se non fosse per il poveraccio che è finito sotto accusa: la guardia di finanza, infatti, avrebbe sequestrato in un negozio di Siena alcuni giocattoli provenienti dalla Cina, realizzati incollando tra loro bossoli e ogive dell’Ak 47