A Roma sono stati arrestati quattro titolari di una società che gestiva e noleggiava armi per usi cinematografici. A quanto sembra, gli agenti della polizia amministrativa della Questura avrebbero avuto da eccepire in merito alle procedure di trasformazione delle armi per l’utilizzo scenico: «Sarebbe bastato togliere una brugola dalla canna e le armi sarebbero tornate attive», ha spiegato Edoardo Calabria, dirigente della polizia amministrativa della Questura di Roma, «c'era un pericolo concreto di avere tragedie sui set come è successo all'estero». Le armi erano state utilizzate di recente anche per famose fiction, come “Romanzo Criminale” e “L'ispettore Coliandro”. I locali adibiti a deposito sono stati sottoposti a sequestro penale. A quanto sembra, i quattro gestivano in regime di monopolio il movimento delle armi per uso scenico, quindi finché la faccenda non sarà chiarita il cinema italiano risulta "disarmato".
A Roma sono stati arrestati quattro titolari di una società che gestiva e noleggiava armi per usi cinematografici. A quanto sembra, gli agenti della polizia amministrativa della Questura avrebbero avuto da eccepire in merito alle procedure di trasformazione delle armi per l’utilizzo scenico