Il quotidiano La Repubblica dà sfogo ai malumori degli organi sindacali di polizia, in seguito ad alcuni incidenti occorsi, a quanto pare, con lotti di cartucce Sellier & Bellot calibro 9 para per l'addestramento degli agenti. In particolare, il direttore del servizio logistico del ministero dell'Interno, Vincenzo D'Agnano, ha reso noto in una circolare della sospensione cautelativa di otto lotti di cartucce prodotte nel 2009 dall'azienda ceca, e di 5 lotti prodotti nel 2008, in seguito a "diversi inconvenienti verificatisi nel corso delle esercitazioni di tiro presso uffici e reparti". Tolti questi lotti, però, "la disponibilità residua", come ha spiegato lo stesso D'Agnano, "che costituisce scorta nazionale per eventuali situazioni emergenziali, è esigua" e pertanto finché non ci saranno nuovi acquisti le richieste di munizioni non potranno essere soddisfatte. I sindacati di polizia sono sul piede di guerra e incontreranno domani il vicecapo della polizia Paola Basilone, per parlare dei tagli ai bilanci. In particolare, l'Ugl ha chiesto, per bocca del segretario nazionale Filippo Girella, "l'immediata apertura di un'indagine interna per verificare se l'uso di proiettili difettosi abbia arrecato rischi per la salute e la sicurezza dei poliziotti. Perché è stato acquistato materiale straniero quando quello italiano è di primissima qualità? Se si appurasse che per risparmiare qualche euro è stata messa a repentaglio la salute degli agenti, sarebbe davvero grave e qualcuno ne dovrà rispondere".
Il quotidiano La Repubblica dà sfogo ai malumori degli organi sindacali di polizia, in seguito ad alcuni incidenti occorsi, a quanto pare, con lotti di cartucce Sellier & Bellot calibro 9 para per l’addestramento degli agenti