Riceviamo e pubblichiamo dalla Federazione italiana della caccia: “Suscita profonda preoccupazione per il suo valore destabilizzante quanto affermato nella “Guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della legge n. 157/92, così come modificata dalla legge comunitaria 2009, art. 42”, documento redatto dall’Ispra e diffuso alle amministrazioni regionali, al ministero dell’Ambiente e a quello delle Politiche agricole.
Siamo infatti di fronte a una interpretazione assolutamente soggettiva, dal sapore più politico che tecnico-scientifico, ben più restrittiva di quanto previsto dalla Direttiva europea e dalla Guida interpretativa e addirittura più restrittiva dell’articolo della Comunitaria che già aveva stravolto in senso negativo lo spirito della norma europea e sul quale avevamo espresso la nostra contrarietà.
Notiamo con dispiacere che atteggiamenti di questo genere avranno effetti dirompenti nei rapporti con le Regioni, aprendo una fase di conflitti assolutamente non necessaria e della quale né la caccia né il Paese hanno bisogno.
I nostri uffici sono già al lavoro per preparare un dettagliato ed esauriente documento di controdeduzioni che sarà a disposizione anche delle altre Associazioni Venatorie riunite in Face Italia, col quale è in programma un incontro già all’inizio della prossima settimana, e con quanti vorranno condividere con Federcaccia questa difficile, ma necessaria battaglia in difesa dei diritti dei cacciatori”.