Le novità del ddl di riforma della 157/92
L’ultima versione del ddl di revisione della legge 157/92, presentata dal relatore Franco Orsi (Pdl) il 28 gennaio, dovrebbe approdare al Comitato ristretto della commissione Ambiente del Senato. Tra le innovazioni più significative (e che hanno innescato le maggiori polemiche da parte degli anti-caccia), la possibilità di cacciare a 16 anni (superando l’esame di abilitazione all’esercizio venatorio, accompagnati da adulti e con il fucile in prestito); la possibili…
L’ultima versione del ddl di revisione della legge 157/92, presentata dal
relatore Franco Orsi (Pdl) il 28 gennaio, dovrebbe approdare al Comitato
ristretto della commissione Ambiente del Senato. Tra le innovazioni più
significative (e che hanno innescato le maggiori polemiche da parte degli
anti-caccia), la possibilità di cacciare a 16 anni (superando l’esame di
abilitazione all’esercizio venatorio, accompagnati da adulti e con il fucile in
prestito); la possibilità di sparare alla fauna migratoria anche al momento del
“rientro”, in appostamento fino a mezz’ora dopo il tramonto; la vigilanza
dell’attività venatoria, da parte delle guardie zoofile, sarà possibile
“esclusivamente nei parchi nazionali e regionali, nelle zone di ripopolamento e
cattura, nelle oasi e nelle altre zone sottratte all’attività venatoria”. Ma
novità arrivano sui tempi: “Sono consentiti l’immissione e l’abbattimento,
anche al di fuori dei periodi e degli archi temporali, di fauna selvatica di
allevamento”, nelle aziende istituite con fini di impresa agricola. E sempre
all’interno di queste aziende, “per le sole specie allevate oggetto di
immissione, la provincia può autorizzare l’attività di prelievo fino a un’ora
dopo il tramonto”. E, spiega un tecnico, dietro finalità agricole e
addestramento dei cani, “l’apertura dell’attività venatoria per tutto l’anno”.
A puntare il dito contro “l’ennesimo, becero, tentativo dei soliti noti a
caccia dei voti di bracconieri” sono cinque associazioni ambientaliste: Amici
della terra, Fare verde, Legambiente, Lipu e Wwf Italia, aderenti al tavolo di
concertazione sociale sulla legge 157/92. Per le associazioni i punti chiave
sono il rafforzamento della ricerca scientifica, l’individuazione di soluzioni
efficaci per i danni all’agricoltura e un serio piano di lotta al bracconaggio.
L’Enpa (Ente nazionale protezione animali) esprime invece “grande apprensione
per la possibilità data agli adolescenti di cimentarsi con le armi da fuoco”.
Chissà cosa succederebbe se gli dicessero che la stessa cosa succede da decenni
nei poligoni…