Brixia expo, l’organizzazione che gestisce la fiera di Brescia (e quindi anche l’Exa), per il 2009 punta fortemente sull’internazionalizzazione. In particolare, saranno esportati i due fiori all’occhiello, cioé il settore armiero e quello della siderurgia. «A settembre», ha spiegato l’amministratore delegato della fiera, Marco Citterio, «vareremo Exa international, offrendo a tutti i partecipanti di Exa 2009, che si svolgerà ad aprile, la possibilità di compiere …
Brixia expo, l’organizzazione che gestisce la fiera di Brescia (e quindi anche
l’Exa), per il 2009 punta fortemente sull’internazionalizzazione. In
particolare, saranno esportati i due fiori all’occhiello, cioé il settore
armiero e quello della siderurgia. «A settembre», ha spiegato l’amministratore
delegato della fiera, Marco Citterio, «vareremo Exa international, offrendo a
tutti i partecipanti di Exa 2009, che si svolgerà ad aprile, la possibilità di
compiere un tour in Nord America a diretto contatto con i principali operatori
del comparto armiero a stelle e strisce, strategico dal punto di vista
dell’export. La camera di commercio ci garantirà un concreto appoggio da
Chicago, dove ha da poco inaugurato un ufficio decentrato». Dal punto di vista
della crisi internazionale, Exa ha mantenuto le posizioni: «Siamo al 98 per
cento», ha spiegato Citterio, «su 300 partecipanti della scorsa edizione, non
hanno confermato la loro presenza in 10, ma registriamo una dozzina di nuove
adesioni. La crisi si fa sentire, nella rimodulazione degli spazi: gli
espositori, però, confermano la loro fiducia nell’esposizione, concepita come
un investimento e non come un costo da tagliare». Il bilancio 2008 del
padiglione fieristico si è chiuso con un bilancio di 3,7 milioni di euro, per
il 2009 si punta a sfondare il tetto dei 4 milioni.