La prima sezione del Tar del Lazio, chiamata a decidere sul destino della cava di Chiaiano (Na) in corso di trasformazione in discarica, ha richiesto trenta giorni di tempo per acquisire un’istruttoria supplementare a carico della protezione civile: “ai fini della decisione sulla domanda cautelare presentata dalla parte ricorrente”, si legge nell’ordinanza, “è necessario acquisire documentati chiarimenti sul procedimento in oggetto e ogni atto o documento utile a…
La prima sezione del Tar del Lazio, chiamata a decidere sul destino della cava
di Chiaiano (Na) in corso di trasformazione in discarica, ha richiesto trenta
giorni di tempo per acquisire un’istruttoria supplementare a carico della
protezione civile: “ai fini della decisione sulla domanda cautelare presentata
dalla parte ricorrente”, si legge nell’ordinanza, “è necessario acquisire
documentati chiarimenti sul procedimento in oggetto e ogni atto o documento
utile ai fini della decisione sull’istanza cautelare”. Moderata soddisfazione
da parte del sindaco di Marano, Salvatore Perrotta: “Se il Tar chiede altre
documentazioni prima di decidere sulla sospensiva vuol dire che la partita è
aperta e tutto è ancora da decidere, sarebbe opportuno per ora limitarsi a
effettuare la bonifica e null’altro in attesa della sentenza. A maggior ragione
suona come un inaccettabile eccesso la decisione unilaterale di ampliare la
delimitazione dell’area militare ben oltre la cava del poligono e ben oltre i
confini del comune di Napoli”.