Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha presentato una bozza di “patto per la sicurezza” per la città di Roma, che sarà presentato ai presidenti di provincia e regione e al sottosegretario Alfredo Mantovano. Tra le innovazioni previste, una “cabina di regia” interforze, una mappa del rischio, presidi mobili sul territorio, militari a presidiare le stazioni ferroviarie periferiche, videosorveglianza. È prevista anche l’installazione di colonnine sos e l’utilizzo,…
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha presentato una bozza di “patto per la
sicurezza” per la città di Roma, che sarà presentato ai presidenti di provincia
e regione e al sottosegretario Alfredo Mantovano. Tra le innovazioni previste,
una “cabina di regia” interforze, una mappa del rischio, presidi mobili sul
territorio, militari a presidiare le stazioni ferroviarie periferiche,
videosorveglianza. È prevista anche l’installazione di colonnine sos e
l’utilizzo, per determinati compiti, di guardie giurate. La novità più
significativa (per Roma), è però l’assegnazione di pistole ai vigili urbani,
previo specifico addestramento. I presidi mobili prevedono 50 poliziotti nel
centro storico, 50 carabinieri per contrasto al commercio non autorizzato nelle
aree di pregio turistico e alla stazione Termini contro parcheggiatori e
ambulanti abusivi, 50 finanzieri intorno al Vaticano. Il nuovo patto sarà
finanziato con 11 milioni di euro in tre anni dalla regione e otto milioni di
euro dal comune, la provincia attende un assestamento del bilancio prima di
esprimersi. Rimangono i fondi stanziati per il primo patto, nel 2007. Scettica
l’opposizione, che lamenta una carenza di 900 unità per gli organici della
polizia e, per bocca del consigliere Umberto Marroni (Pd), dice: “l’emanazione
di provvedimenti come quelli antiborsone o antibivacco o l’armamento
generalizzato della polizia municipale o anche l’utilizzo di un centinaio di
militari come presidio in alcune zone della città risultano del tutto
estemporanei e fuorvianti”. Il consigliere Alessandro Onorato ha, inoltre,
criticato la giunta Alemanno per non aver ancora attivato le telecamere
finanziate e predisposte dalla precedente amministrazione.