Il rapporto messo a punto da Eures e Ansa sull’andamento degli omicidi volontari (al 31 dicembre 2006) mette l’Italia al secondo posto tra i Paesi più sicuri d’Europa, dopo la Norvegia e a pari merito con Danimarca, Germania e Spagna. In senso assoluto, però, gli omicidi sono aumentati del 3,3 per cento (621 casi in tutto), invertendo la tendenza alla diminuzione degli ultimi anni. L’aumento è concentrato in particolare al Nord e al Centro (+9,9 per cento), al Sud inv…
Il rapporto messo a punto da Eures e Ansa sull’andamento degli omicidi
volontari (al 31 dicembre 2006) mette l’Italia al secondo posto tra i Paesi più
sicuri d’Europa, dopo la Norvegia e a pari merito con Danimarca, Germania e
Spagna. In senso assoluto, però, gli omicidi sono aumentati del 3,3 per cento
(621 casi in tutto), invertendo la tendenza alla diminuzione degli ultimi anni.
L’aumento è concentrato in particolare al Nord e al Centro (+9,9 per cento), al
Sud invece gli omicidi sono in diminuzione, ma rappresentano ancora la
maggioranza del totale (53,1 per cento). Al primo posto ci sono gli omicidi in
famiglia, seguiti da quelli compiuti dalla criminalità organizzata, dalla
criminalità comune e da conoscenti. Questi ultimi, al Nord rappresentano ben il
70,2 per cento del totale. Particolarmente pesante è la situazione degli
omicidi al femminile: le donne assassinate rappresentano il 29,4 per cento, il
dato più alto degli ultimi vent’anni.