L’Eurispes ha diffuso i dati del dipartimento armi ed esplosivi del ministero dell’Interno, relativi al 2007. Secondo lo studio, sarebbero 34 mila i cittadini italiani con un Porto d’armi per difesa (erano 41.395 nel 2002), 50 mila le guardie giurate, 800 mila i cacciatori, 178 mila i possessori di Porto di fucile per Tiro a volo, 3 milioni e 800 mila i semplici detentori di armi, magari ereditate. Le città a più alta densità di armi sono, nell’ordine, Torino, Milano …
L’Eurispes ha diffuso i dati del dipartimento armi ed esplosivi del ministero
dell’Interno, relativi al 2007. Secondo lo studio, sarebbero 34 mila i
cittadini italiani con un Porto d’armi per difesa (erano 41.395 nel 2002), 50
mila le guardie giurate, 800 mila i cacciatori, 178 mila i possessori di Porto
di fucile per Tiro a volo, 3 milioni e 800 mila i semplici detentori di armi,
magari ereditate. Le città a più alta densità di armi sono, nell’ordine,
Torino, Milano e Roma. Nella capitale, nel 2006 sono state avanzate 11.250
richieste di porto d’armi, un vero record che, secondo lo studio Eurispes,
sarebbe determinato dall’approvazione della legge 59/06, con la modifica dell’
articolo 52 del codice penale relativo alla legittima difesa. A fronte di una
ricerca rigorosa, lascia un po’ perplessi il giudizio dato dall’istituto di
ricerca Eurispes, relativo al numero di armi in mano ai cittadini: un
“autentico arsenale bellico parallelo”. Si conferma anche in capo a rigorosi
istituti di ricerca, quindi, l’idea generalmente (e genericamente) negativa
delle armi possedute dai cittadini, senza considerare il fatto che i detentori
sono necessariamente cittadini incensurati e che le armi, oltre a essere del
tutto differenti da quelle per uso bellico, sono anche utilizzate per attività
lecite e giuridicamente tutelate, come la legittima difesa, la caccia, lo
sport.